Durante questo orrendo periodo, dove professionalmente si è fermato tutto, mi ha colpito con un pugno, la notizia della morte dei uno dei grandi artisti italiani della fotografia…Giovanni Gastel se l’è preso il Covid.

Non sto qui a fare gli elogi alle sue opere, alla sua vita, non è compito mio, e se volete potete trovare la sua filosofia in varie interviste su Youtube. Questo preambolo per introdurre al pomeriggio di fotografia ispirato alla sua “eleganza” in compagnia di Mara, un’amica che con entusiasmo mi ha permesso di “fare fotografia” come mi piace, con l’amore che ho per la mia passione, senza la pressione di “accontentare il cliente” ma solo per divertirci, cosa fondamentale per un risultato che mi soddisfi.

Avevo già in mente i tagli, le luci e i ”colori” che volevo realizzare, ed è per questo che ho chiesto a Mara di portare solo dress neri o molto scuri. E’ arrivata con due borse, li ha appesi sullo stend della zona cambio dello Studio e abbiamo scelto quelli con cui lavorare. Si dice che il tempo passa veloce quando ci si diverte, ed in effetti il pomeriggio è volato tra ricordi, racconti e nuove “prospettive” (che illuminano i suoi occhi) e logicamente scatti. Si è così creata quell’intimità che permette di andare oltre al solo ritratto, ma dare un’anima a quell’istante che non tornerà mai più, e questo per me è la Fotografia.

Grazie Mara

Concludo con un omaggio del poeta…

Brilla sole sulla mia testa matta. La vita è una struttura fragilissima. Ma viverla è bellissimo”.

Giovanni Gastel